VIAREGGIO. “Ferma restando la netta contrarietà di Confesercenti sull’imposta di soggiorno, è necessaria una riflessione a seguito dell’aumento deciso dal commissario prefettizio Romeo. Decisione che, Confesercenti Versilia ne è consapevole, era inevitabile perché imposta dalla legge, in seguito alla delibera del dissesto”: è il responsabile Versilia Simone Romoli ad intervenire sulla tassa di soggiorno ritoccata a Viareggio, evidenziando in particolare sui rischi di distorsione della concorrenza nel settore turistico e la destinazione effettiva dell’imposta.

“L’aumento ai massimi livelli dell’imposta di soggiorno nel territorio comunale di Viareggio, grava eccessivamente sulle imprese del settore: in particolare si crea una forbice troppo ampia tra Viareggio e i comuni vicini, e ciò risulta incomprensibile per alcuni clienti, come i turisti stranieri. Il paradosso emerge ancor più per le imprese che svolgono la loro attività su fasce di prezzo medio-basse, soprattutto in periodi di bassa stagione”. Continua Romoli: “L’incidenza percentuale dell’imposta sul prezzo finale pagato dal cliente è più penalizzante per gli alberghi fino a tre stelle, affittacamere e campeggi; questo elemento mette in seria difficoltà molte realtà imprenditoriali cittadine già gravate dagli altri tributi ai massimi livelli, da una stagione penalizzante e dall’assenza di un’incisiva azione di promozione turistica territoriale”.

Aggiunge la presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli. “Trattandosi di una tassa di scopo, la destinazione del gettito derivante dall’imposta non può essere utilizzata per la copertura di buchi di bilancio, ma destinata ad interventi mirati a garantire un’effettiva ricaduta economica sul territorio, ad esempio attraverso incisive azioni di promozione turistica o la realizzazione di eventi che richiamino turisti sul territorio. Ciò è quanto previsto dal decreto legislativo 23 del 2011 che stabilisce che il gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché di manutenzione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, e dei relativi servizi pubblici locali.

“Confesercenti Versilia auspica pertanto che il commissario prefettizio, a seguito di consultazioni con le associazioni di categoria, adotti dei metodi per rendere chiari e trasparenti gli impieghi effettivi”.

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ultimo aggiornamento: 17-11-2014


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